martedì 9 marzo 2010

Disturbi del Comportamento Alimentare- classificazione di Jolanta Burzynska

La classificazione attuale DSM dei Disturbi del Comportamento Alimentare distingue 3 categorie:

- anoressia
- bulimia
- disturbi altrimenti non specificati (EDNOS)

L'anoressia nervosa ha una frequenza di 1% e colpisce nel 95% dei casi le giovani donne fra 14 e 19 anni. La bulimia nervosa, simile nella frequenza, si manifesta un po' più tardi, all'età di 20-22 anni. Considerando anche EDNOS e i disturbi parziali, cioè quelli quadri che non soddisfano i criteri diagnostici per essere considerati una malattia conclamata, ma costituiscono le situazioni a rischio, gli studiosi valutano in oltre 10% la presenza di un alterato rapporto con il cibo e con il proprio corpo nella popolazione femminile in età compresa fra i 12 e i 25 anni.

Anoressia Nervosa è caratterizzata da una drastica riduzione dell'alimentazione fino al rifiuto totale del cibo, che ha come conseguenza un marcato dimagrimento e può portare alla morte per cachessia. La mortalità varia dal 5 al 20% per squilibrio metabolico o, più raramente, per suicidio. La paziente si impone comportamenti restrittivi atti a perdere il peso, manifesta una paura ossessiva di ingrassare e presenta alterazioni del sistema endocrino.
I criteri per la diagnosi di anoressia, fissati da DSM IV sono seguenti:

1) rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al peso minimo normale per l’età e per la statura (peso che rimane al di sotto dell’85% di quello previsto )
2) intensa paura di ingrassare, anche quando si è sottopeso
3) alterata percezione del proprio peso e delle forme del proprio corpo, eccessiva influenza del peso o delle forme del corpo sulla valutazione di sé (autostima), rifiuto di riconoscere la gravità delle proprie condizioni di salute dovute alla perdita di peso
4) nelle femmine dopo il menarca, amenorrea, cioè assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi

Si riconoscono due varianti di Anoressia:
Tipo restrittivo: il soggetto non presenta frequenti abbuffate o comportamenti purgativi
Tipo bulimico purgativo: il soggetto presenta frequenti episodi di abbuffate compulsive o di comportamenti purgativi (vomito autoindotto, abuso di lassativi o diuretici).

Bulimia Nervosa è un disturbo della condotta alimentare caratterizzato da ripetuti episodi di ingestione di grandi quantità di cibo in un limitato lasso di tempo. Si associano alterazioni dell'umore e i comportamenti compensatori atti ad evitare l'aumento del peso conseguente all'alimentazione eccessiva.
La diagnosi si basa sui criteri DSM:
1) Episodi ricorrenti di abbuffate compulsive. Perchè si possa definire un'abbuffata compulsiva devono verificarsi 2 condizioni:
la quantità di cibo ingerito in un periodo di tempo circoscritto è inequivocabilmente superiore di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso periodo di tempo in circostanze simili
l'episodio si accompagna ad un senso di mancanza di controllo (di non poter smettere di mangiare o di non poter controllare cosa e quanto si sta mangiando)
2) Frequenti comportamenti di compenso: vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici o altri farmaci; digiuno; attività fisica esagerata
3) Gli episodi di abbuffate e compenso si verificano almeno due volte a settimana per tre mesi
4) la valutazione del proprio peso e delle forme del corpo influenza abnormemente l'autostima

Si distinguono due varianti di Bulimia nervosa:
Tipo purgativo: il soggetto si procura abitualmente vomito o usa lassativi e diuretici
Tipo non-purgativo: il soggetto non si procura vomito né usa lassativi o diuretici, ma mette in atto altri comportamenti compensatori come l'esercizio fisico eccessivo, o il digiuno.

Il gruppo EDNOS comprende le forme cliniche “incomplete” di anoressia e di bulimia, che non esaudiscono tutti i criteri diagnostici di tali patologie, pur avendone molti aspetti caratteristici. In questo gruppo vengono per ora inclusi anche alcuni disturbi alimentari di più recente definizione, come:

- Binge Eating Disorder (Disturbo da alimentazione incontrollata)- gli episodi di abbuffate compulsive sono associati ad almeno tre dei seguenti caratteri:
mangiare con voracità, più rapidamente del normale
fino ad avere una sensazione dolorosa di troppo pieno
consumare grandi quantità di cibo in assenza di fame
mangiare in solitudine per imbarazzo
provare disgusto di se, depressione o sensi di colpa per aver mangiato troppo
le abbuffate si ripetono almeno due volte a settimana per almeno sei mesi
- Night eating – abbuffate avvengono di notte
- Spitting - il soggetto mastica e sputa senza ingerire, grandi quantità di cibo


Bibliografia:
Mauro Maldonato (a cura di), Dizionario di scienze psicologiche, Ed.Simone, 2008
Riccardo Dalle Grave, Anoressia nervosa, Positive Press, 1996


Autore: Dott.ssa Jolanta Burzynska medico psicoterapeuta,
(Siena, Grosseto
)
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