venerdì 15 maggio 2009

EMDR. Trattamento per i traumi irrisolti...di Jolanta Burzynska


EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) o Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari è un metodo psicoterapeutico elaborato nel 1987 da Francine Shapiro. E' considerato uno dei trattamenti più efficaci e più veloci, accanto alla terapia cognitivo-comportamentale, per la cura del Disturbo Post-traumatico da Stress.
E' un metodo complesso che unisce elementi teorici della scuola psicodinamica, cognitivo-comportamentale e centrata sul cliente, può perciò arricchire con successo l'operato dei terapeuti provenienti da queste scuole, ma può essere facilmente integrato anche con altri interventi terapeutici, come quelli della Gestalt, della bioenergetica, ACT o della terapia umanistica integrata. Lo strumento principale del metodo è la stimolazione bilaterale attraverso movimenti oculari, tamburellamenti, toni uditivi, che favoriscono con un meccanismo non ancora del tutto chiaro, elaborazione del ricordo traumatico nelle sue componenti cognitive, emotive e somatiche.
L'evento traumatico può interferire con un normale processo di immagazzinamento dei ricordi nella memoria i quali perciò, nella situazione patologica vengono rivissuti dal paziente come se il fatto succedesse di nuovo. Il paziente percepisce immagini, pensieri, emozioni e sensazioni corporee dell'evento senza poter prendere distanze dall'esperienza come invece sarebbe dovuto accadere, con il passare del tempo, in condizioni fisiologiche.
Il trattamento EMDR si focalizza sul ricordo dell'evento traumatico che causa il disagio attuale del paziente. L'elaborazione del ricordo durante la seduta si traduce nella desensibilizzazione e nel cambiamento di prospettiva cognitiva del paziente che finalmente vede la propria esperienza collocata nel passato, libera dalle sensazioni fisiche disturbanti e accompagnata dalle emozioni adeguate a “qui ed ora”.
In accordo con la teoria dell'origine multifattoriale dei disturbi mentali, l'esposizione agli eventi stressanti riveste un ruolo fondamentale come fattore scatenante di alcune psicopatologie, soprattutto in presenza di fattori predisponenti genetici o psicosociali. Per questo motivo l'applicazione di EMDR con tempo si è allargata anche ai disturbi che, pur non esaurendo i criteri diagnostici per DPTS, presentavano un possibile collegamento con un trauma, spesso infantile, riconoscibile nella storia del paziente.
Negli ultimi anni EMDR si sta affermando come una delle principali modalità d'intervento nel trattamento di:
  • Attacchi di Panico
  • Disturbi Dissociativi
  • Disturbi d'Ansia
  • Lutto irrisolto
  • conseguenze a distanza di tempo di abusi sessuali e/o fisici (problemi sessuali, disturbi alimentari, psicosomatici, abuso di alcool o di sostanze, ecc.)
  • Disturbo Ossessivo Compulsivo
autore: Dott.ssa Jolanta Burzynska (Siena)
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